«Ecco perché il padrino viveva da povero» - Corriere della Sera
Bè, diciamo che dietro a tutto questo ragionamento c' è effettivamente una certa logica.. anche se onestamente si fatica un po' a concepire l' idea di essere a capo di un' organizzazzione così fruttuosa e a contemplare la povertà, vivendola in prima persona: insomma, che senso avrebbe?
Le cose nella vita si fanno o per un appagamento interiore o per un appagamento materiale: venendo meno il primo (perchè non credo che un' intera organizzazione provi piacere ad agire in un certo modo) e mancando il secondo (in riferimento al vivere in povertà), c' è una certa contraddizione (almeno apparente) nella situazione.
venerdì, aprile 14, 2006
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