lunedì, gennaio 30, 2006

SPORT - Ancora vergogna allo stadio.

Gazzetta dello Sport - Razzismo in curva, che fare?

Al di là della natura 'ideologica' degli striscioni di ieri all' Olimpico, il fatto grave è che quegli striscioni dovrebbero essere la facciata esterna di un sentimento razziale: inutile dire che sia grave e vergognoso.

Andando oltre l' accauto, il problema di fondo del calcio è che esso è molto deregolamentato e spesso molto mal governato. Il fatto che sia molto deregolamentato lo si nota quando accadono episodi spiacevoli che impongono degli interventi governativi per 'mettere una pezza' ad una situazione arrivata ad un punto tale da richiedere l' inervento di un organismo super partes, che col calcio poco dovrebbe avere a che fare (e questo è un' altro grande fallimento del calcio italiano); il fatto, invece, che sia mal governato lo si nota quando accadono episodi come quello di ieri e non si riesca a fare in modo che non accadano più, oppure in estate quando le promozioni/retrocessioni devono essere conquistate nelle sedi giudiziarie più che sul campo.
Di fatto il mondo calcistico italiano non ha una disciplina organica/completa (perchè non si vuole o non si sa farla) e di fatto questa è una colpa propria di chi il calcio lo governa il quale, evidentemente, non è in grado di dirigere le proprie energie alla risoluzione dei grandi problemi che il calcio ha.

Inoltre oggi il calcio in Italia prescinde molto da quelli che sono i valori unicamente sportivi perchè si basa molto su quelli che sono i valori economici delle singole società: il calcio si basa sui diritti tv, sugli sponsor, sulle capacità imprenditoriali e le possibilità economiche dei vari presidenti delle varie società... Ovviamente (oggi) è giusto che sia così ma ovviamente sarebbe anche giusto che ci fosse una sorta di competitività squisitamente ed unicamente sportiva tra le varie società e allora, ovviamente, sarebbe giusto che si regolamentasse la materia per porre le varie società ad un livello quanto più pari possibile... e ritorniamo quindi al discorso relativo a chi governa il calcio in Italia!

Ci vorrebbe una disciplina unitaria, magari si potrebbe partire da una sorta di 'legge quadro' varata dal governo con l' OBBLIGO di essere integrata in maniera seria, completa, e super partes (per la serie: 'La legge è uguale per tutti ed allo stesso modo') da parte di qualcuno che ovviamente dovrebbe essere totalmente estraneo all' ambiente calcistico in qualunque modo ed a qualsiasi livello.
Ci dovrebbe essere una normativa che non si ponga il problema di danneggiare una società qualsiasi con le proprie norme, una disciplina che non si faccia il problema di togliere anche dieci punti dalla classifica, o che non si faccia il problema della squalifica del campo anche per tre mesi, o che non si faccia il problema per una multa anche milionaria per una società nel cui stadio si faccia violenza o si leggano striscioni di un certo tipo.Così facendo il problema si trasferirebbe direttamente anche alle società di calcio, in quanto la norma c'è e va rispettata (e non decisa/valutata di volta in volta) e le società probabilmente, essendo interessate in maniera seria e reale, potrebbero organizzarsi per intensificare in maniera rilevante i controlli ai botteghini.
Se non accadrà ciò, credo che si parlerà ancora tante volte, sempre degli stessi problemi.

In ogni caso, comunque, non è sempre semplice riuscire governare le masse di tifosi... e poi nello stesso tempo dobbiamo sempre ricordare che ci troviamo in Italia, dove conflitto di interessi e contraddizioni sembrano la regola, e quindi difficilmente si potrebbe riuscire ad ottenere una delega di 'legiferazione' sportiva VERAMENTE super partes.

sabato, gennaio 28, 2006

SALUTE - Contro l' ictus.

ANSA.it - FRUTTA E VERDURA SONO LE MIGLIORI RICETTE ANTI ICTUS

Sarebbe sempre bene tenere a mente questi consigli quando si è a tavola, per cercare/sperare di prevenire eventuali future sofferenze. Io sono il primo che me ne dimentico, in quanto spesso mi metto a tavola più per il gusto di mangiare che per riempire lo stomaco in maniera salutare.
Dovrei sempre tenere a mente che non si vive per mangiare ma si mangia per vivere..

venerdì, gennaio 27, 2006

ECONOMIA - Ritornando sull' argomento 'Cassano e co.'.

La Gazzetta del Mezzogiorno on the web

Ritornando sulle intelligenze perdute dal nostro Paese, di cui abbiamo parlato in qualche post fa (quello relativo a Cassano), questo sito riporta oggi un interessante articolo basato su un' analisi effettuata in merito dall' Eurispes... è interessante, leggetelo!

SALUTE/SOCIETA' - Tesoro, hai visto..?

Corriere della Sera - E' boom di sesso «dopato» in Italia

Ormai si sa che esiste il vizietto del doping nel mondo sportivo per migliorare le prestazioni sportive..
Si dice anche che in certe classi sociali 'bene' ci sia il vizietto della sniffatina per ammazzare il tempo e alleggerire le serate..
Adesso pare che sia uscita questa nuova moda e mi viene proprio da pensare che qui ci stiamo proprio rincoglionendo!

giovedì, gennaio 26, 2006

TLC - Tanto tornerai da me..

PI: Cellulari, la portabilità mummificata

Ma se tanti clienti passano da un operatore all' altro e il numero è più o meno uguale per tutti (e non ci credo tanto), che senso ha la portabilità?
Bisogna allora pensare che molta gente ha 2-3 sim di diversi operatori e che, a seconda delle varie offerte dei gestori (minuti o credito gratis, cellulari quasi regalati, costo cellulare rimborsato in credito, possibilità di parlare gratis tra due o più sim, etc.), cambia da un operatore all' altro (o attiva nuove numerazioni) a seconda di come tira il vento (cioè la convenienza delle varie promozioni): questo significa che in linea di massima tutti sono e restano clienti di tutti, facendo variare solo la numerazione.

La realtà, secondo me, è che Tim offre un' ottima rete, un buon servizio clienti e sforna molte promozioni; Vodafone offre un ottima rete, un ottimo servizio clienti ed è un brand affermato in tutto il mondo... ma entrambe, seppur con le promozioni che offrono all' ingresso per i nuovi clienti, sono (a mio avviso, rispetto alla concorrenza) costose offrendo, in linea di massima, tariffe telefoniche veramente vantaggiose soprattutto se le telefonate sono indirizzate verso altri utenti dello stesso gestore (poi ovviamente tutto dipende dalle esigenze che si hanno): se si vuole chiamare TUTTI ad un prezzo ragionevole e senza distinzione di gestore chiamato, bisogna guardare alla concorrenza. Wind, pur non avendo una rete impeccabile, vanta delle tariffe ottime ma è quella che finora si è mossa meno per acquisire nuovi clienti e nel sviluppare nuove promozioni (anche se per la verità in quest' ultimo periodo pare si stia notevolmente dando da fare, dando l' impressione di essere in crescita). 3 al momento offre le migliori tariffe telefoniche sul mercato ed è molto-molto valida riguardo alle politiche commerciali per attirare nuovi clienti (tra l' altro poi al momento il suo principale fine sembra essere questo), la rete non è impeccabile (e non può esserlo, visto anche che è l'ultima nata) e non offre un servizio clienti valido come la concorrenza.
[NB: Ovviamente queste sono 'considerazioni' mie, di utente/cliente/osservatore dei vari gestori e non hanno alcun fondamento tecnico/oggettivo da me verificato...; che poi ci possa essere una corrispondenza con la realtà, questo è un altro discorso: significa che ho visto bene.]

Insomma, i gestori sembrano non essere tutti completi in quanto ad efficienza ed ognuno sembra anzi avere più o meno delle carenze: in quest' ottica avrebbe quindi senso la migrazione da un gestore all' altro per cercare di trarre il massimo vantaggio dalle varie promozioni di volta in volta pubblicizzate.
Ciò che non capisco è l' atteggiamento dei gestori: non farebbero prima a cambiare politica ed a soddisfare veramente e in completezza il cliente, per cercare di fidelizzarlo al massimo e 'blindarlo' a sè?

mercoledì, gennaio 25, 2006

ECONOMIA - Energia, come non soffrirne.

PANORAMA Attualità Italiana Cronaca Meno gas? Ecco come risparmiarlo

Ho pensato di segnalare questo argomento, questo link, perchè fa sempre bene avere un vademecum che ci indichi e ci insegni a gestire i nostri consumi...
Si, perchè come tempo fa il premier Berlusconi si rivolgeva e si affidava al buon senso delle brave massaie italiane nella gestione economica della famiglia visto che c' erano, così come oggi, pochi soldi, oggi c' è il ministro Scajola che ha pensato bene di rivolgersi ai consumatori per ottimizzare i consumi di gas (che ne è poco), visto il grande freddo!

Il discorso è che c' è meno gas, rispetto a prima, di cui ci si può rifornire dalla Russia (e questo per cause non imputabili al governo italiano); questo a grandi linee: o porta ad un aumento del prezzo del gas che inevitabilmente si scarica sui consumatori (con conseguente probabile nuovo appello alle massaie), oppure porta ad una fornitura inferiore di gas, con inevitabile doverosa ottimizzazione dello stesso da parte dei consumatori (che è ciò che sta accadendo), per cercare di mantenere i prezzi.

Come circa un anno e mezzo fa ci fu una diminuzione di fornitura di petrolio che portò ad un aumento dei prezzi dello stesso, quest' anno è toccato, per diversi motivi, al gas... e l' anno prossimo cosa succederà?

Le nostre principali fonti di energia sono petrolio e gas e noi, come tantissimi paesi, non siamo autosufficienti ne' per l' uno ne' per l' altro; ma questi tantissimi paesi (tra cui c'è anche l' America) che non sono totalmente autonomi, chi aspettano ad indirizzarsi verso altre forme di energia, cosiddetta 'alternativa'?
Di fatto si fanno previsioni su quando il petrolio e il gas potranno terminare... ma non si sta correndo ai ripari in maniera seria e massiccia. Non parlo di ricorrere al carbone (che pure non è liberamente disponibile per tutti)... ma parlo di fonti di energia che TUTTI abbiamo dispodibile in maniera più o meno abbondante: parlo soprattutto di energia solare e di energia eolica (escludo l' acqua, che gia viene utilizzata, perchè ci sono paesi che soffrono la sete e sarebbe un peccato sprecarla così, visto che ci sono le alternative..)!
Alla fine il problema è sempre economico, non si scappa! Si, perchè alla fine il discorso è che ci vogliono sempre troppi fondi (che non ci sono mai) per investire in tecnologie ad oggi troppo acerbe... ma soprattutto, in realtà, forse il fatto è che c'è molto più guadagno/ricavo/utile nel proseguire così, invece che investire in risorse che probabilmente non darebbero lo stesso risultato; anche se poi in realtà è proprio verso quelle fonti di energia che dobbiamo guardare (visto che quelle attuali volgono al termine) perchè di fatto rappresentano le nostre fonti di energia future.
Di fatto non stiamo investendo sul nostro futuro, di fatto il problema è sempre economico.

Ma voi ci pensate che potremmo non essere dipendenti da Iraq, Paesi Arabi, Russia ecc...? E ci pensate che quindi forse potrebbero anche esserci meno guerre e attacchi terroristici?
E ci pensate alle maggiori compagnie (italiane e non) che oggi ci forniscono gas, elettricità, benzina... che, per arrivare a tal punto, dovrebbero fare disinvestimenti miliardari per investire in fonti alternative a più basso rendimento atteso? Bè a me, se ci penso, viene anche da pensare che la dipendenza da quei Paesi continuerà ancora un bel po', e forse anche le guerre e il terrorismo... e il bello è che da un punto di vista strettamente economico-aziendale questo modo di ragionare è giustissimo e non fa una grinza!!!

La vita è fatta di scelte!

martedì, gennaio 24, 2006

DIRITTO - Legittima difesa o legittima offesa?

Corriere della Sera - «E' un vero e proprio principio da Far West»

Sicuramente era una materia su cui bisognava intervenire proprio nel senso della legge approvata oggi, secondo me.
Ma siamo sicuri che poi non diventerà un ottimo alibi e che non ci troveremo effettivamente in un 'Far West', magari legittimando degli eventuali 'sbagli' che col senno di poi si sarebbero potuti benissimo evitare?
Da oggi mi sento un po più tranquillo ma chissà se ne vale la pena.

lunedì, gennaio 23, 2006

SCIENZA/SALUTE - La scienza comunque riesce ad andare avanti; bene!

ANSA.it - AIDS, COSI' VIRUS HIV BLOCCA LA PRODUZIONE DI ANTICORPI

E' sempre bello leggere che di fatto, nonostante mille difficoltà, la scienza va avanti e si raggiungono traguardi sempre più importanti.
Lo so, forse sembra retorica, ma chissà quanto è lontano quel giorno in cui si potrà leggere che malattie come AIDS, Cancro, distrofia, leucemia, ecc. sono state finalmente vinte.
Il discorso è che se non ci impegnamo noi in prima persona con donazioni, anche attraverso le innumerevoli iniziative televisive (e menomale che ci sono!), i fondi per combattere queste malattie saranno sempre pochi; questo perchè di fatto lo Stato (i governi) destinano sempre pochi fondi alla ricerca scientifica dando l' impressione di disinteressarsene... E forse questo succede anche perchè forse si è capito che tutti noi siamo sempre più sensibili sull' argomento (menomale!) e quindi si è certi che, di fatto, i fondi per queste cose usciranno in ogni caso...

domenica, gennaio 22, 2006

SPETTACOLI - 'Domenica In' come 'Buona Domenica'.

Corriere della Sera - Rissa in diretta tra Zequila e Pappalardo

Non ho assistito alla vicenda, ma ho visto una sintesi del TG5.... ma dico: ma cosa guardiamo per televisione?!?!?!?!
Ma scherziamo?!?!
Non bastavano le risse da Costanzo in 'Buona Domenica'?! Ora ci si mette anche la Venier in 'Domenica in'?
Ma dico...: o vi prendete veramente a botte e ci offrite lo spettacolo completo, oppure abbiate un po' di etica professionale e di contegno e discutetene dopo in privato.. almeno non ci offrite la possibilità di avere il dubbio che sia tutto preparato o quanto meno alimentato!
Considero 'Domenica in' molto più seria e valida di 'Buona Domenica'.. (spesso proprio di basso livello, per i miei gusti): si trova ad un livello superiore perchè è una trasmissione più impegnata (ma proprio per questo forse risulta un po' pesantuccia visto che molti la domenica desiderano esclusivamente rilassarsi); solo che con questo episodio è scesa molto in basso nella mia considerazione.. anche se forse questo non interesserà a nessuno!
Tra l' altro non mi è piaciuto il comportamento della Venier che si è scagliata, in televisione, quasi esclusivamente contro Zequila che, per quanto potesse aver torto per aver fatto delle minacce in tv, non meritava e non merita in generale, come persona, il trattamento spesso superficiale e quasi ridicolizzante che gli viene riservato spesso proprio a 'Domenica in' (vedi i travestimenti che gli fanno fare), ed in particolare ieri nel caso della 'rissa': anche perchè lo stesso Pappalardo molto spesso per quello che dice e per come lo dice, ai miei occhi, spesso, risulta quasi patetico (per quanto lo stimi come cantante).
La Venier doveva limitarsi a separare i due, chiudere il litigio (magari mandando la pubblicità), cercare di riappacificarli ed eventualmente pretendere le scuse da entrambi o, in alternativa, buttarli fuori entrambi... questo fa una padrona di casa!

SPETTACOLI - Grande Fratello: resoconto di un successo consolidato.

Il Sole 24 ORE.com - Grande fratello vince al debutto

Vorrei partire da questo articolo de 'Il Sole 24 ore' (cliccateci su e leggetelo) per sottolineare che mi fa piacere vedere che una trasmissione non più nuova e largamente imitata in svariate salse (anche se a sua volta prendeva spunto da trasmissioni estere), dopo vari anni di vita riesce ancora ad imporsi (anche se stiamo parlando solo della prima puntata)...: è sintomo della bontà del prodotto trasmesso.
Io personalmente non la condivido molto come trasmissione, perchè considero che si possa impiegare in maniera più produttiva il tempo impiegato ad osservare altri che vivono insieme, tra loro, in un contesto particolare quale può essere quello del Grande Fratello e simili (preferisco cercare di vivere al meglio la mia, di vita). Peggio poi se si arriva all' estremo e cioè a vivere... quasi insieme con loro, durante o addirittura dopo la fine della trasmissione... BAH!!!

[Piccolo inciso: ovviamente la stessa considerazione, e anzi molto-molto peggio, vale per altre 'trasmissioni' tipo 'Uomini e Donne' condotto da Maria De Filippi o una vecchia trasmissione che veniva condotta un paio di anni fa su Rai2 da Alda D' Eusanio (non ne ricordo il nome) dove è palese, a mio avviso in questi due esempi, la non veridicità e spontaneità delle varie situazioni. Tutta questa categoria di 'trasmissioni' è rea di divulgare dei modelli distorti della realtà (perchè secondo me sono trasmissioni non completamente 'vere'), e di divulgare degli esempi non sempre validi da seguire soprattutto tra le masse di giovanissimi i quali, in età di formazione, prendono come riferimento (in maniera più o meno conscia) quei modelli di persone e di situazioni che esistono di fatto in televisione e che quindi si distaccono (in modo più o meno evidente) dalla reltà e dalla spontaneità della vita; spontaneità che per questi giovanissimi dovrebbe essere una caratteristica della loro età (età in cui dovrebbero ancora formarsi, perchè non ancora totalmente in grado di distinguere il 'giusto' dal 'non giusto')! Il fatto è che così facendo, senza accorgersene, si comincia a vivere in maniera artefatta, e questo rischia di diventare un modus vivendi.
Tutto ciò, senza parlare poi di tutte quelle altre trasmissioni e di tutta quella stampa che basano la loro fortuna proprio su questo tipo di trasmissioni!
La cosa che però più mi sorprende (e infastidisce) è che ci sia tanta gente adulta che guarda queste trasmissioni (e ne legge in merito) senza il dovuto distacco... Forse sarò io a sbagliare pensandola così!]

Comunque, tornando prettamente sul Grande Fratello, rispetto l 'opinione di tutti e considero comunque normale un certo interesse iniziale suscitato dalla curiosità di vedere che tipi sono i nuovi arrivati (curiosità che c'è stata anche in me)... e mi dispiace notare che da un po' di tempo si è persa la concezione di far partecipare alla gara solo le 'genuine persone comuni' (come è accaduto nelle primissime edizioni...) che magari sognano la televisione non avendo nulla a che vedere con essa!
Nelle ultime edizioni infatti si è notata un' intergrazione, più o meno marcata, del gruppo formato da persone 'comuni' con concorrenti che proprio all' asciutto di spettacolo e televisione non erano... e questo è un peccato, visto che 'L' isola dei Famosi' (per personaggi famosi da lanciare, o meglio da ri-lanciare) è stata già inventata...; in tale ottica il Grande Fratello è andato perdendo un po' di appeal, almeno ai miei occhi.
In questa edizione (che ha sfornato secondo me una Alessia Marcuzzi in forma anche se un po' impacciata, forse perchè era la sua prima puntata in assoluto, ed una conduttrice piacevolmente giovanile) il fenomeno SEMBRA un po' andato a regredire anche se solo dopo tre giorni dalla prima puntata ho scoperto che un concorrente è stato protagonista, anni fa, di una spiacevolissima avventura (ma questo si sapeva già dalla prima serata)...
in proposito, leggete qui:
Link

Tra l' altro è stato anche messo in ballottaggio con un altro aspirante concorrente su cui ha prevalso (io ci avrei scommesso 500€)...
a proposito, leggete qui:
Link

Un altro concorrente (e questo anche si sapeva) è addirittura un poeta... solo che in trasmissione non si è posto a dovere l'accento sulla valenza di questa figura...
leggete qui:
Link

Infine fa parte della famiglia dei concorrenti del Grande Fratello anche una bella ragazza (tanto bella da aver partecipato a Miss-Italia e vinto vari concorsi di bellezza) che ho scoperto essere fidanzata di un calciatore che gioca in serie B, nell' Avellino...
leggete qui:
Link

Sicuramente queste non sono persone che fanno parte del mondo dello spettacolo.. assolutamente!! Solo che non si può certo dire che siano persone completamente e genuinamente 'comuni', che completamente nulla abbiano a che fare con un ambiente che li possa porre o aver posto in qualche maniera al 'centro dell' attenzione' più o meno pubblica...
Ma del resto, chi ha mai detto che al Grande Fratello debbano andare solo ed esclusivamente persone comuni e sconosciute al 100%??
Di sicuro, a questo punto, non ne è una prerogativa il fatto che a tutti gli altri reality show vadano solo personaggi già famosi! E a questo punto mi chiedo: "Ma che senso ha allora il Grande Fratello come trasmissione, visto che non mi pare essere ne' carne, ne' pesce??

sabato, gennaio 21, 2006

POLITICA - Cominciano i confronti pre/pro-elezioni.

Il Sole 24 ORE.com - Rutelli-Berlusconi, duello record in tv e stasera replica

Il duello l' ho visto... e devo dire che è stato anche piacevole: a tratti mi sembrava di assistere ad un varietà; tra l' altro il contraddittorio politico non si è mantenuto quasi per niente su toni ed argomenti 'pesanti' e stancanti per chi assiste. I due sembravano quasi due vecchi amici che si punzecchiavano e stuzzicavano in continuazione, quasi come in una gag.
Quano poi si dice che in politica si gioca sporco...
Comunque a mio avviso si nota che Berlusconi non è un VERO politico nel senso che non ce l'ha nel sangue, come invece ha il senso dell' imprenditoria, ma ha imparato a diventarlo... mentre invece per Rutelli si nota che, sempre secondo me, ha ancora bisogno di maturare nel contraddittorio politico, anche se è molto avanti (ovviamente) rispetto a cinque anni fa.

Devo ripetermi e dire che il confronto è stavo molto piacevole e secondo me fondamentalmente pari!

domenica, gennaio 15, 2006

SPORT/ECONOMIA - Talenti nostrani in cerca d' avvenire..

Be’, scusatemi se è passato un po’ di tempo dall’ ultimo post ma avevo avvisato che la cura del blog si sarebbe conciliata a fatica col resto della mia vita…del resto sto anche perdendo moltissimo tempo per cercare di personalizzarlo al meglio (per quanto possibile) soprattutto nella grafica.

Ma lasciamo spazio al ‘Pennino Libero’…

Una cosa che mi è capitata di pensare in questi giorni e che non mi va giù è la fuga di ‘menti’ dall’ Italia! E’ uno spreco di intelligenze, una perdita di cultura e una determinante di bassa competitività del nostro Paese!!
La mia domanda è questa: “Ma è possibile che un talento nostrano debba desiderare o peggio sia costretto, soprattutto nel caso in cui il talento sia di tipo intellettivo e culturale, ad andare all’estero per trovare soddisfazione professionale o per affermarsi??”.

Parto da un esempio banale che può sembrare stupido, superficiale e poco calzante con la discussione ma è un esempio che ci è molto vicino nella vita di tutti i giorni e quindi possiamo recepire meglio: parliamo di sport!
In queste vacanze natalizie ormai terminate ha tenuto banco, come da almeno un anno e mezzo a questa parte, il caso Cassano.
La ‘tarantella’ Cassano-Roma è durata almeno un anno e mezzo e in questo periodo si è visto un braccio di ferro tra due parti: da un lato una società di alti livelli che probabilmente ha voluto un po’ troppo a lungo pretendere di risparmiare e non investire su un capitale ad alto potenziale di rendimento (quale avrebbe potuto rappresentare Cassano per la Roma), anche dietro la scusante di non voler sottostare (giustamente!) ai ‘capricci’ di una grande promessa di campione calcistico ma che campione non è ancora… e dall’ altro lato invece abbiamo visto la personalità di un promettente e talentuoso giocatore… e nulla più! Si, nulla più visto che ad oggi Cassano non ha ancora potuto dimostrare sul campo da gioco di essere quel grande campione che promette d’essere, dalla personalità tale da poter imporsi quindi su una società di alto livello come la Roma; un giocatore ancora immaturo forse anche come persona, che nella maniera sbagliata (dando, almeno al sottoscritto, quasi l’impressione di fare dei capricci) ma nello stesso tempo in modo molto serio, rigoroso, deciso (:ha seriamente rischiato di non potersi proporre per i mondiali!) ha quasi preteso di imporsi e di imporre la propria volontà ad una società di primo livello come la Roma; tutto ciò partendo da un assunto giusto: la richiesta di chiedere un deciso investimento per un capitale che in prospettiva avrebbe potuto valere oro per la Roma (non a caso ora Cassano è del Real Madrid…)!
Quella di Cassano è stata una faccenda in cui, secondo me, tutti avevano ragione e tutti avevano torto!
La Roma voleva un Cassano scontato mentre invece era giusto che investisse massicciamente su questo talento… ma del resto ad oggi Cassano non è ancora nessuno veramente e nello stesso tempo la Roma non poteva permettersi il lusso di cedere ai ‘capricci’ di un giocatore che sarà anche bravissimo ma che ad oggi è ancora troppo immaturo (non solo come giocatore: parlo anche di spessore, personalità...); nello stesso tempo però ha tenuto un giocatore parcheggiato per più di un anno pagandolo e facendolo giocare (forse anche per infortuni, bisogna dirlo) col contagocce. Cassano d’altro canto forse ha sbagliato nella forma, l’ha presa troppo alla lunga, sta tuttora rischiando di saltare i mondiali (ha giocato pochissimo), forse era il caso che dimostrasse ancora qualcosa prima di avanzare massicce pretese… ma era giusto (visto anche lo spreco che viene speso/buttato dalle altre società per i suoi colleghi) che pretendesse una maggiore e più giusta attenzione.
E così è andato al Real Madrid che alla fine è stata l’ unica società che ha veramente voluto il calciatore, una società che raramente sbaglia un colpo e che nello stesso tempo forse può permettersi anche qualche spreco, pur prendendo ovviamente un Cassano un po’ svalutato e che correrà il rischio di essere utilizzano in maniera non eccessivamente assidua… In definitiva, la Roma rischia di averci guadagnato meno di quanto poteva, il Real Madrid rischia di non aver preso il grande campione che ci si aspetta, mentre Cassano rischia di non giocare tanto e di non essere valorizzato come sportivo (..e quindi forse altre tarantelle..!): insomma, ad oggi sembra che con Cassano ci stiano perdendo tutti!!

Ma al di là di questa storiella dal contorno sportivo che ora vorrei abbandonare, io mi pongo la stessa domanda che mi facevo all’inizio del post: “E’ possibile che un talento nostrano debba andare all’estero per trovare soddisfazione professionale o per affermarsi?”.
Le tre figure che mi interessa considerare, dalla storiella di cui sopra, sono:
1. Il simbolico talento, la persona acculturata, preparata, formata, valente, in grado di fornire un apporto determinante in un contesto socio-politico-industriale/culturale… insomma: le intelligenze del nostro Paese, la cultura del nostro Paese: il nostro potenziale ancora inespresso, il nostro potenziale innovativo!
2. L’ ente generico, che in ultima analisi va ad identificarsi col nostro Paese che non sa valorizzare il potenziale culturale e non sa tenersi i personaggi di cui al punto 1 perché non sa investirci per bene e nella maniera adeguata, ne' è in grado di porre le basi affinché le varie aziende e le varie industrie lo facciano al posto suo e nella maniera più produttiva.
3. L’ estero, gli altri Paesi che (giustamente) approfittano di questa nostra inefficienza/deficienza e ci strappano le migliori menti (disposte anche ad andare fuori Paese), le quali trovano più soddisfacente collocazione in altri contesti, fuori dell’ Italia.

E’ possibile che ogni governo che si sussegua sia incapace di evitare o limitare ciò?
E’ possibile che in Italia la ricerca venga sempre penalizzata ed i nostri ricercatori non abbiano fondi per ‘ricercare’ e/o siano costretti quasi alla fame o ad andare all’ estero per vedersi remunerata in maniera equa la propria conoscenza e l’ apporto di cui sono capaci?
E’ possibile che molto spesso andiamo a cercare proprio noi all’ estero ciò che in realtà abbiamo anche in Italia (e spesso è più valevole) ma che non riusciamo a valorizzare?
E’ possibile che la ricerca all’ interno delle aziende non assuma un ruolo determinante, intendendola come base per la ricchezza futura, e non si destini una quota considerevole a questa voce di bilancio?
E’ possibile che una delle prime voci di bilancio pubblico che lo Stato va a ‘tagliare’ (o quanto meno tende a non incrementare) è proprio quella destinata alla ricerca nelle università e quindi alla cultura e alla ricchezza futura del nostro Paese?
E’ possibile che un ricercatore, un ingegnere, un economista, un matematico, ecc… debba trasferirsi all’estero o fornire le proprie conoscenze al servizio di aziende estere, perché sono queste quelle che fanno a gara per accaparrarsi i migliori cervelli nostrani, invece delle nostre aziende che spesso non sanno rendersi appetibili ai nostri talenti?
E’ possibile che non si riesca a capire che la fuga delle nostre intelligenze rappresenta un allontanamento dalla cultura, dal potenziale che esso potrà apportare al Paese, e quindi rappresenta anche allontanamento da progresso e competitività con la globalità, nell’ attuale contesto globale?
Ed è possibile che non si faccia nulla per arginare il problema?

So che forse ho volato un po’ troppo con la mente… ma pensando in questi giorni al caso Roma-Cassano, e vedendo come nel tempo si è risolta la cosa, ho pensato che tutto sommato è stato un peccato non riuscire a tenere un talento sportivo simile in Italia, visto anche che si attinge molto dall’ estero e spesso per giocatori di qualità notevolmente inferiori… e in parallelo (ripeto, viaggiando un po’ con la mente) ho pensato che è un peccato non riuscire a trattenere tanti talenti culturali in Italia, non riuscendo a valorizzarli nella maniera adeguata e andando quindi a perdere tanta ricchezza!
E tutto questo perchè forse nella politica italiana ci sono troppi galli a cantare e troppe poche galline in grado di fare l’ uovo!!
La cosa brutta di tutto ciò è che perdendo persone che vanno all' estero, l'Italia perde ogni volta una parte di se', una parte della propria identità, perde un po' di dna, un po' di cultura 'all' italiana'... ma forse in epoca di globalità questo non è ritenuto più un gran danno...

giovedì, gennaio 05, 2006

Alcune puntualizzazioni e regole di felice convivenza...!

...Prima che Pennino libero cominci a mettere nero su bianco:

• Non aspettateVi un aggiornamento continuo e/o regolare di ‘Pennino Libero’, perché la cura di questo blog dovrà conciliarsi col resto della mia vita e lo farà a fatica… Del resto questo blog non è, ne' rappresenta, ne' vuole essere una testata giornalistica (ad esempio) che quindi necessiti di un continuo o quantomeno regolare aggiornamento: in particolare, a riguardo, ‘Pennino Libero’ non rappresenta una testata giornalistica in quanto aggiornato senza alcuna periodicità e non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della Legge n. 62 del 7.03.2001; inoltre ‘Pennino Libero’ non ha alcuna tendenza politica; inoltre ‘Pennino Libero’ non ha fini di lucro; inoltre questo è, e vuole restare, fondamentalmente un blog 'personale'.
• Non pretendo che mi veniate a leggere ne' che mi approviate sempre ma sarà piacevole, desiderato e gradito se vorrete venirmi a trovare e se vorrete lasciare un Vostro intervento-commento; siete inoltre pregati, se volete, di informarmi nel momento in cui dovessi scrivere delle cose errate e non conformi alla realtà: sarà un piacere per me correggere eventuali errori fatti in buona fede o per distrazione o per eventuale non esaustiva conoscenza dell’ argomento trattato.
• Nei commenti potrete scrivere quello che volete, l’ importante è che però ve ne assumiate la responsabilità e citiate le fonti da cui eventualmente attingete ciò che scrivete (eventualmente linkandole e senza violarne copyright: sta a Voi interessarVi in merito!); in ogni caso dovrete cercare di rimanere sull’ argomento trattato, per cui non potete scrivere messaggi non pertinenti ai post o messaggi che in qualche modo violino la legge (se lo fate, è a Vostro rischio e pericolo e ne risponderete Voi); non potete fare pubblicità, a maggior ragione se non correlata all’argomento trattato.
• Ciò che eventualmente vorrete scrivere deve essere fatto nel pieno rispetto altrui e delle altrui idee, ed i toni devono essere sempre e comunque pacati ed il linguaggio corretto, rispettoso, educato e mai scurrile.
• Quando sia palese, chiaro e comunque quando si riesca ad intravedere il non rispetto delle regole di cui sopra, verranno cancellati gli interventi relativi (insomma: si è liberi di fare ciò che si vuole ma nel rispetto delle leggi etiche, morali, giuridiche e comunque fin quando non ci si accorga dell’ ‘infrazione’!!!).
• Periodicamente e comunque sempre a discrezione del sottoscritto (come sono democratico, vero?? ..eheh..), potranno essere cancellati interventi (specie se datati e soprattutto al fine di creare ordine e/o non appesantire in qualche maniera il blog).
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  1. ne citiate chiaramente la fonte (cioè questo blog, magari con link)….SEH!!!: nemmeno se fossi una grande personalità artistica…;
  2. non utilizziate quei contenuti per fini commerciali….SEH!!!: nemmeno se fossi un grande manager…;
  3. non alteriate in qualche modo tali contenuti…SEH!!!: nemmeno se fossi un grande cantante/pittore/poeta…!
Insomma: la licenza da me scelta per il materiale mio-personale presente nel blog è la ‘Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.0 Italia’.

Creative Commons License
Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.

PS: ‘Pennino Libero’ potrebbe avere l’ esigenza e/o la volontà di modificare liberamente le presenti ‘regole’, modificando ed aggiornando in qualsiasi momento questa pagina (che tra l’ altro non è ancora ‘definitiva’).
E’ il caso, pertanto, di visitare periodicamente questa pagina per prenderne visione e visualizzare eventuali introduzioni/ correzioni/ modifiche/ cambiamenti: il link di riferimento lo trovate nella sidebar sotto la voce ‘In evidenza!’.


Tutto chiaro?
Bene!!!

lunedì, gennaio 02, 2006

'Post Zero'

Salve a tutti, sono GeRos (aka Pennino).

Sono felice di poterVi ospitare in ‘Pennino Libero’, mio blog, che è uno spazio web dove un pennino virtuale cercherà di tenerVi compagnia scrivendo liberamente su tutto ciò che vorrà e che colpirà la sua sensibilità (…o urterà la sua suscettibilità!).

Questo mio primo post l’ho chiamato 'Post Zero' [che in teoria dovrebbe anticipare un ‘Primo Post’, che in teoria (si spera) dovrebbe essere il primo di una lunga serie...] ed essenzialmente avrebbe una funzione descrittiva sulla natura e la finalità di questo mio spazio blog...; probabilmente ciò non Vi interesserà nemmeno, ma un mio senso di ordine interiore mi impone di cominciare dando delle 'spiegazioni'!
Il problema è che però non so dare una spiegazione esauriente di quelle che possono essere le finalità e le motivazioni che mi hanno spinto a creare uno spazio mio per i miei ‘pensieri’: c'è chi lo fa per motivi commerciali, chi per motivi politico-elettorali, chi per motivi giornalistici, chi per pubblicarci le proprie foto, etc... o chi lo fa semplicemente per poter scrivere nella maniera più libera e spesso anonima ciò che vuole e che gli passa per la testa [magari partendo da esperienze diverse e variegate, più o meno vere, di qualsiasi natura (strettamente personale, intima, erotica etc.)]: insomma, di fatto 'blog' è sinonimo di 'diario' ed i suoi motivi ispiratori sono i piu' vari!
Io non sono commerciante o imprenditore, ne' politico, ne' giornalista, ne' fotografo...; non Vi scriverò facilmente riguardo i ‘fatti miei’ (direte Voi: ”E chi li vuole sapere!?!”) perchè credo che potrebbero anche non interessarVi e perchè reputo che essi, essendo appunto personali, debbano rimanere tali o essere condivisi con le persone più vicine e intime; non Vi scriverò nemmeno sulle prime fesserie che mi passano per la testa (la riterrei, opinione personale, solo una perdita del mio e del Vostro tempo).
“Ma allora?” -potreste sempre dire voi- “Perchè mai sei qui?!?!?!”.
...Effettivamente a questo punto mi nasce un problema molto forte, che è quello di ‘giustificare’ in una maniera più o meno plausibile la mia presenza in rete con un blog!
Ebbene Vi dico che non so ancora bene perchè ho deciso di fare questa cosa… insomma, non c'è un preciso motivo scatenante che possa avermi portato ad aprire questo blog: forse la voglia di fare qualcosa di nuovo e di diverso, forse il desiderio di sfruttare ed utilizzare al massimo le possibilità e le potenzialità offerte dalla rete, forse il desiderio di avere la possibilità di poter dire: "Ci sono anch'io!"... o forse è tutto ciò messo assieme!!!

Tuttavia alla base c’è di sicuro un preciso stimolo: voglio avere la possibilità di poter esprimere in qualche modo le emozioni e i pensieri che mi nascono dal vivere quotidiano e dall' osservare la vita e il mondo intorno a me; voglio avere la possibilità di dire la mia su tutto ciò che voglio e/o magari voglio semplicemente avere la possibilità di condividere con Voi, di tutto; voglio diffondere a Voi ciò che mi va: da una semplice notizia che mi ha colpito ad un banale avvenimento cui ho assistito, da una semplice immagine ad una qualsiasi situazione (sociale, politica, storica, economica etc.) esistita o esistente in qualche tempo e in qualche luogo…!
Potrei continuare ma spero sia chiaro il concetto... e quale strumento migliore della rete, per fare tutto ciò!?
All' inizio mi sarebbe piaciuto creare un sito mio, utile a qualcosa ma che non ci fosse già, magari per avere anche la possibilità di poterci postare qualche foto scattata da me, ma il progetto è di difficile realizzazione (visto che non sono ferrato nella realizzazione di siti, anche se non ne sono proprio all’asciutto) e poi un sito va costantemente curato ed aggiornato nel tempo, quindi per il momento ho lasciato perdere e mi sono indirizzato verso una piattaforma già pronta e navigata come quella dei blog dove posso scrivere se e quando voglio, magari inserendo qualche mia foto, e potendo quindi raggiungere in maniera abbastanza soddisfacente il risultato con il ‘minimo’ impegno e tempo da dedicare alla cura del progetto (si fa per dire, 'minimo'!)… poi magari più in là si vedrà.

Capirete però che probabilmente sarò costretto a contraddirmi perchè anche se non appartengo a nessuna delle categorie di cui più sopra, forse mi potrei trovare a confrontare e a scrivere riguardo politica oppure temi degni del più o meno stimabile giornalismo, probabilmente vorrò potervi postare qualche fotografia… insomma, vorrò condividere con voi tutto ciò che mi colpisce e mi lascia un segno e un' emozione... anche se ciò dovesse prendere spunto da situazioni personali…! Insomma, questo è un bel problema perché di fatto andrei a contraddirmi in merito a quanto detto più sopra… ma fa niente, non posso farci nulla: la vita a volte è fatta anche di piccoli compromessi e se non accetto il rischio di contraddirmi, non potrò mai veramente portare avanti questo blog!

Spero di essere riuscito in minima parte a trasmetterVi cosa mi ha spinto ad aprire questo blog, anche se in fondo non è molto chiaro nemmeno a me: forse me ne stancherò presto o più probabilmente incasinerò tutto o cambierò mille volte tipo di blog nello stesso blog…ma in fondo questo blog si chiama ‘Pennino Libero’ e forse non è un caso che lo abbia chiamato proprio così!

PS:anche se questo blog nasce negli ultimissimi giorni dell’ anno 2005 (perché è una cosa che comunque mi piaceva far partire nel 2005), ho voluto cominciare a scrivere nei primissimi giorni del 2006 per cominciare ‘di fatto’ il nuovo anno con il mio nuovo ‘progetto’.


Bene... ma prima di cominciare a lasciare che Pennino Libero cominci a mettere nero su bianco... ecco alcune semplici regole, nel prossimo post (che è quello che leggete esattamente sopra a questo, nella main page, o sotto a questo, nella sezione 'in evidenza')!